Biostampa 3D: Verso un’Uretra Su Misura per il Singolo Paziente

ADIVO SRL

12/5/20242 min leggere

L’ingegneria biomedica compie un altro importante passo avanti con il progetto europeo STRONG-UR, che mira a realizzare un’uretra su misura per ogni paziente grazie all’utilizzo della stampa 3D. Guidato da un consorzio di 12 partner europei, il progetto coinvolge anche esperti dell’Università Cattolica di Roma, impegnati nello sviluppo di tessuti biologici innovativi utilizzando bioinchiostri a base di idrogel e cellule.

Un progetto per rivoluzionare la medicina rigenerativa

STRONG-UR si propone di migliorare il trattamento dei disturbi del tratto urinario inferiore, come le fistole uretrali, una complicanza delle stenosi uretrali che colpisce circa lo 0,6% della popolazione maschile. Questi disturbi, nei casi più gravi, possono portare a disfunzioni sessuali, danni alla vescica e insufficienza renale, rendendo fondamentale un intervento tempestivo e personalizzato.

Grazie alla biostampa 3D, i ricercatori stanno sviluppando strutture biologiche su misura, adatte sia alla riparazione di lesioni uretrali su modelli animali, sia alla completa ricostruzione dell’uretra in 3D. I biomateriali utilizzati comprendono idrogel combinati con cellule mesenchimali prelevate dal tessuto adiposo, offrendo un approccio innovativo per creare bioinchiostri biocompatibili e funzionali.

Innovazione tecnologica per la medicina personalizzata

La stampa 3D offre una soluzione unica per superare le limitazioni delle attuali opzioni chirurgiche, come la carenza di donatori e la mancanza di standardizzazione. L’utilizzo di modelli personalizzati consente di creare tessuti su misura per ogni paziente, migliorando l’efficacia e riducendo i rischi associati agli interventi tradizionali.

Un altro aspetto cruciale del progetto è lo sviluppo di mini-uretre umane in vitro, che serviranno come base per test preclinici più etici e affidabili, superando i metodi convenzionali basati su modelli animali.

Un passo avanti nell’ingegneria tissutale

Secondo il professor Massimiliano Papi dell’Università Cattolica, la combinazione di tecnologie di stampa 3D e biomateriali avanzati rappresenta un cambio di paradigma nella medicina rigenerativa:

"La nostra esperienza nella rigenerazione tissutale e nella progettazione di modelli sperimentali svolgerà un ruolo cruciale nello sviluppo di procedure chirurgiche personalizzate, garantendo una rigorosa validazione dei tessuti stampati."

Conclusione

Il progetto STRONG-UR promette di trasformare il futuro dell’ingegneria tissutale, offrendo soluzioni cliniche praticabili su vasta scala per la rigenerazione di organi tubulari come l’uretra. Questo approccio non solo migliora la qualità della cura per i pazienti, ma rappresenta anche un importante passo verso una medicina più personalizzata, sostenibile e innovativa.

La stampa 3D continua a dimostrare il suo potenziale come tecnologia rivoluzionaria nel campo medico, ridefinendo i limiti di ciò che è possibile nella cura dei pazienti.